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La
pesca
di
spugne
a Kalymnos, Greece
Era
la
prima
volta
che
pescavano
nell’ area
di Bengasi
(costa
libica) e
la
produzione
era
salita
a
75
tonnellate.

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Fu
allora
che
iniziano
a
costruirsi
scafi
di
stazza
maggiore, i cosiddetti
« actarmades ». |
La
rivoluzione
industriale
toccò
anche
la
pesca
delle
spugne
negli
anni
1866 –69 con
l’ utilizzo progressivo dello
scafandro.
|
Questo
tipo
di
muta
ha
permesso
al
tuffatore
di
immergersi
in
acque
profonde,
di restare
al
fondo
per parecchio
tempo
e
di
essere
più
selettivo e
produttivo. |
I
pericoli,
tuttavia, erano
ancora
gravi,
specie
durante
il
processo
di
emersione.
L’ apparato circolatorio
doveva
infatti
riadattarsi,
perchè
altrimenti
il
palombaro
veniva
attaccato
dal
«morbo
dei
sub»
che
porta
a
paralisi
parziale
o
totale
ma
anche
alla
morte.
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Sin
dall’
inizio le
reazioni
degli
isolani
furono
negative. I Calimniesi
distrussero
addirittura
il primo
scafandro
apparso
sull’ isola.
|
Ma
il
dominio
delle
«macchine»
era
inevitabile,
specialmente quando
la
richiesta
di
spugne
naturali in
Europa
cominciò
ad
accrescere
e
l’ arresto
del
progresso
tecnico
era
ormai
impossibile.
Così, dai tre
scafandri
del
1869
si
passa, dieci
anni
dopo, ai
sessantadue.
Il
loro
uso
esteso
ha
provocato
però
un’
ecatombe di
vittime, causata
anche
dall’
ignoranza
delle
regole
di
emersione
e
dalle
pesanti
condizioni
di
lavoro.
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